Abbiamo bisogno di celebrare le donne che si dedicano alla fisica, perché ci siamo. Siamo là fuori!
Donna Theo Strickland è una fisica canadese, professoressa associata nel Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’università di Waterloo. A ottobre del 2018 ha ricevuto il Premio Nobel per la fisica, insieme a Gérard Mourou e Arthur Ashkin, per le loro “invenzioni rivoluzionarie nel campo della fisica dei laser”.
Abbiamo bisogno di celebrare le donne che si dedicano alla fisica, perché ci siamo. Siamo là fuori!», così ha commentato Donna Theo Strickland, dopo essere diventata la terza donna nella storia ad aver vinto questo premio.
Prima di lei donne che avevano vinto il Nobel per la fisica erano solo due: nel 1903 Marie Curie, per i suoi studi pionieristici sulla radioattività e nel 1963 Maria Goeppert Mayer, per le sue ricerche di fisica nucleare.


2 ottobre 2018: una data da ricordare
Si tratta di un riconoscimento significativo se pensiamo allo studio presentato poco prima dal fisico Alessandro Strumia secondo cui le donne sono portate ad attività che hanno a che fare con le persone, mentre gli uomini sono più inclini al lato pratico delle cose.
La Strickland, donna che insieme a due uomini ha realizzato degli studi rivoluzionari, ha dimostrato l’esatto contrario.
Così il 2 ottobre del 2018 la scienziata Donna Strickland ha vinto vince il premio Nobel per la fisica, mentre Alessandro Sturmia è stato sospeso dall’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) dopo le frasi sessiste pronunciate ad un convegno al Cern.

Una storia di passione, lotta e affermazione
È vero che da sempre le donne hanno lottato per affermarsi e distinguersi nel mondo del lavoro, ma in ambito scientifico la reticenza è grande e i nomi femminili sembrano essere davvero pochi. La stessa Marie Curie, per esempio, non è stata accolta con favore da alcuni componenti del Comitato del Nobel che inizialmente non volevano includere il suo nome nell’attribuzione del Nobel.
I tempi sono cambiati, ma le donne continuano a lottare contro le discriminazioni di genere. Donna Strickland, per esempio, non aveva una pagina su Wikipedia, a differenza dei suoi due collaboratori. Un utente aveva cercato di creare una pagina su di lei, ma era stato bloccato perché l’articolo non dimostrava “che il soggetto avesse abbastanza qualifiche per essere un articolo di Wikipedia”. Poi, un’ora e mezza dopo l’annuncio dell’assegnazione del Nobel, su Wikipedia è apparsa la pagina dedicata alla di Strickland e del suo lavoro.
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